PAROLE PER IL DECENNIO – «Ecologia, la sfida è vincere l’apatia» – di LORENZO FAZZINI (Avvenire 23/02/2021)

L’emergenza climatica da affrontare subito. Una ‘conversione ecologica’ che, come avvenuto per Francesco, l’intera Chiesa deve attuare. E attenzione al greenwashing che tanti brand stanno facendo. Tomás Insua, argentino, ex manager di Google, dirige il Movimento cattolico mondiale per il clima. Con lui, in questo percorso sulle parole-chiave del decennio, diamo uno sguardo al tema ‘ecologia’.

Perchè è trascorso così tanto tempo prima che la questione ecologica diventasse un tema di interesse globale? Il pianeta è in pericolo ormai da diversi decenni, ma sembra che solo negli ultimi anni l’opinione pubblica abbia universalmente preso coscienza del problema. Perché?

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COMMENTO ALLA ESORTAZIONE APOSTOLICA DI PAPA FRANCESCO “QUERIDA AMAZONIA” – di Antonio Spadaro (La Civiltà Cattolica 12/02/2020)

Splendore, dramma, mistero: sono le tre parole con le quali papa Francesco offre al popolo di Dio e a tutte le persone di buona volontà Querida Amazonia (Amata Amazzonia), la sua Esortazione apostolica post-sinodale relativa al Sinodo speciale per l’Amazzonia che si è svolto a Roma dal 6 al 27 ottobre 20191.

Celebrando l’evento nel cuore della cattolicità, a Roma, la Chiesa si è messa in ricerca della profezia, spostando il proprio baricentro dall’area euro-atlantica e puntando direttamente verso una terra dove si stanno concentrando gigantesche contraddizioni di carattere politico, economico ed ecologico.

Francesco è alla ricerca di soluzioni che considerino i diritti dei popoli originari, che difendano la ricchezza culturale e la bellezza naturale della terra. E cerca di sostenere le comunità cristiane con soluzioni pastorali idonee. A questo riguardo il motore interno dell’Esortazione – lo anticipiamo subito – è nel decimo paragrafo del quarto capitolo, che ha per titolo «Ampliare orizzonti al di là dei conflitti». Considerando la complessità delle questioni, il Papa chiede di andare al di là delle contraddizioni. Quando ci sono polarità e conflitto bisogna trovare soluzioni nuove, uscire dall’impasse cercando altre vie migliori, forse non immaginate prima. Ma questo trascendere la dialettica è pure uno dei criteri fondamentali dell’azione del Pontefice. È bene sempre tenerlo a mente.

1 Cfr A. Spadaro, «Il Sinodo per l’Amazzonia. Un affresco per la “casa comune”», in Civ. Catt. 2019 IV 209-219.

“Querida Amazonia”: Esortazione Apostolica post-sinodale al popolo di Dio e a tutte le persone di buona volontà (2 febbraio 2020) | Francesco (vatican.va)

ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE -QUERIDA AMAZONIA – DEL SANTO PADRE FRANCESCO (02/02/2020)

AL POPOLO DI DIO E A TUTTE LE PERSONE DI BUONA VOLONTÀ

1. L’amata Amazzonia si mostra di fronte al mondo con tutto il suo splendore, il suo dramma, il suo mistero. Dio ci ha donato la grazia di averla presente in maniera speciale nel Sinodo che ha avuto luogo a Roma tra il 6 e il 27 ottobre e che si è concluso con un testo intitolato Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’ecologia integrale.

“Querida Amazonia”: Esortazione Apostolica post-sinodale al popolo di Dio e a tutte le persone di buona volontà (2 febbraio 2020) | Francesco (vatican.va)


L’Amazzonia, luogo teologico – Sogno di un pianeta vivibile – di LUCIA CAPUZZI (Avvenire 12/02/2021)

Il cuore di Querida Amazonia è custodito nel paragrafo 57 dell’Esortazione. Un brano passepartout tra il “sogno ecologico”, di cui fa parte, e il “sogno ecclesiale” che da lì a poco papa Francesco illustrerà al lettore nelle pagine successive. «Noi credenti troviamo nell’Amazzonia un luogo teologico, uno spazio dove Dio stesso si manifesta e chiama i suoi figli», scrive il Pontefice. L’Amazzonia è uno dei luoghi nevralgici, fisici e sociali, «in» e «da» cui il Signore, in questo tempo, parla. A tutti, non solo ai popoli della foresta. Ne è convinto padre Adelson Araujo dos Santos, teologo e docente di spiritualità alla Pontificia Università Gregoriana che così – Amazônia, um lugar teológico – ha scelto di intitolare il libro-commento sul documento.

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Arcidiocesi di Cagliari – UPSL – Comunicato circa l’ipotesi di deposito di rifiuti radioattivi in Sardegna – 07 01 2021

L’Ufficio per la Pastorale Sociale e Lavoro, Pace e Salvaguardia del Creato della Diocesi di Cagliari, d’intesa con l’Arcivescovo, esprime profonda preoccupazione per l’individuazione, tra le aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito dei rifiuti radioattivi di tutta Italia, anche di 14 siti in Sardegna comprendenti, tra gli altri, territori ricadenti nella Diocesi di Cagliari (Nurri, Gergei, Villamar, Mandas, Siurgus Donigala, Segariu, Guasila e Ortacesus).

Messaggio per la 15ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato – 1° settembre 2020

Vivere in questo mondo con sobrietà,

con giustizia e con pietà (Tt 2,12)

Per nuovi stili di vita

In occasione della 15a Giornata Nazionale per la Custodia del Creato le preoccupazioni non mancano: l’appuntamento di quest’anno ha il sapore amaro dell’incertezza. Con san Paolo sentiamo davvero «che tutta la creazione geme e soffre le doglie del parto fino a oggi» (Rm 8,22).

Solo la fede in Cristo ci spinge a guardare in avanti e a mettere la nostra vita al servizio del progetto di Dio sulla storia. Con questo sguardo, saldi nella speranza, ci impegniamo a convertire i nostri stili di vita, disponendoci a «vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà» (Tt 2,12).

REGIONE EUROPA PER JPIC P. SERGIO NATOLI, OMI COORDINATORE PER LA REGIONE EUROPA PER JPIC

La Congregazione dei Missionari Oblati di Maria immacolata ha un ufficio centrale presso la casa generale in Via Aurelia N° 290 – Roma (OMI JPIC | OMI World), per promuovere il servizio di Giustizia, pace ed integrità del creato, come aspetto integrante dell’impegno di evangelizzazione dei suoi membri e delle comunità apostoliche omi. Questo ufficio riunisce e coordina i responsabili del coordinamento del servizio JPIC dei differenti continenti. P. Sergio Natoli coordina il servizio svolto dagli Oblati in Europa.

CUSTODI DEL CREATO

Carissimi Confratelli Oblati, Consacrate e Laici della Famiglia Oblata,

facendo eco alla lettera del Padre Generale arrivataci qualche giorno fa, condivido con voi un pensiero, come piccolo contributo alla riflessione in questo tempo (1° settembre – 4 ottobre) dedicato al dono della creazione.

Nei mesi in cui siamo stati costretti al digiuno dell’aperto, abbiamo avvertito chiaramente che non siamo fatti per stare chiusi in casa. Siamo nati in un giardino bellissimo. L’aria buona, l’erba, gli alberi, i ruscelli, i fiori e i colori, i profumi, le montagne, gli spazi e i paesaggi sono il nostro habitat naturale. Ce lo ha regalato Dio.
Con una raccomandazione: “custoditelo” (Gn 2,15 1). Ci sarà un perché.

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Messaggio per la 14ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato – 1° settembre 2019

“Quante sono le tue opere, Signore” (Sal. 104, 24)
Coltivare la biodiversità
Imparare a guardare alla biodiversità, per prendercene cura: è uno dei richiami dell’Enciclica Laudato Si’ di papa Francesco. Esso risuona con particolare forza nel documento preparatorio per il Sinodo che nell’ottobre del 2019 sarà dedicato all’Amazzonia, una regione che è “un polmone del pianeta e uno dei luoghi in cui si trova la maggior diversità nel mondo” (“Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per un’Ecologia Integrale”, n.9).
La Giornata per la Custodia del Creato è allora quest’anno per la Chiesa italiana un’occasione per conoscere e comprendere quella realtà fragile e preziosa della biodiversità, di cui anche la nostra terra è così ricca. Proprio il territorio italiano, infatti, è caratterizzato da una varietà di organismi e di specie viventi acquatici e terrestri, a disegnare ecosistemi che si estendono dagli splendidi boschi delle Alpi – le montagne più alte d’Europa – fino al calore del Mediterraneo.

Integrità della Creazione, Interculturalità e Dialogo Interreligioso – da INFORMATION OMI N. 599 di Marzo/Aprile 2020

Il Comitato Generale della Missione e il Servizio Generale del JPIC hanno
concluso la riunione congiunta di cinque giorni, con dei progetti di risorse per
l’animazione missionaria su tre aree: integrità della creazione, interculturalità e
dialogo interreligioso. Rispondevano così al mandato conferito dal Capitolo
Generale del 2016 per assistere nell’animazione della Congregazione. Le loro
proposte saranno ora presentate al Superiore Generale e al Consiglio per gli
orientamenti futuri.


Cinque anni dopo l’uscita di “Laudato Si”, la consapevolezza che sono i poveri a
sopportare il peso degli effetti del cambiamento climatico, ha fatto della
preoccupazione per un’ecologia integrale, una questione davvero critica. La
questione ambientale è quindi indissolubilmente anche una questione sociale. La
responsabilità di lavorare con tutti i settori per andare verso un’ecologia e
un’economia più sostenibili pesa particolarmente su noi missionari dei poveri.


L’interculturalità chiama alla conversione le nostre comunità apostoliche per
rispondere alla crescente divisione, al razzismo, all’esclusione e all’individualismo,
in vigore nel mondo di oggi. Durante la riunione congiunta, i partecipanti hanno
riconosciuto il ruolo inestimabile che la formazione iniziale e continua svolge
nell’assicurare che gli Oblati scelgano l’interculturalità come stile di vita e come
modo di svolgere la missione.

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